Impianti
IMPIANTI
Cementeria Costantinopoli
è il frutto degli oltre 40 anni di esperienza della famiglia Rabasco in materia di estrazione di pozzolana e produzione di calcestruzzo preconfezionato.
Attualmente la produzione di cemento rappresenta l’attività principale dell’azienda, connessa all’attività estrattiva delle materie prime necessarie alla produzione di cemento.
L’estrazione viene effettuata all’interno delle cave di proprietà della famiglia Rabasco nei seguenti siti:
Barile (PZ)
sede di estrazione e lavorazione della pozzolana;
Minervino Murge (BT)
sede di estrazione e lavorazione del calcare;
Ruvo del Monte (PZ)
sede di estrazione e lavorazione dell’argilla.
La gestione delle aree estrattive
L’attenzione alla sostenibilità e all’impatto ambientale impone a Cementeria Costantinopoli un monitoraggio costante dei processi produttivi attraverso un controllo scrupoloso di tutte le fasi di lavorazione, dall’estrazione delle materie prime in cava sino alla spedizione del prodotto.
L’individuazione del sito, la scelta delle tecnologie, i metodi di produzione e la progettazione del recupero ambientale sono temi perfettamente integrati nella strategia aziendale volti a soddisfare i seguenti obiettivi:
utilizzare al meglio un giacimento evitando l’apertura di nuove cave limitrofe;
ottimizzare i metodi di scavo in modo da agevolare il successivo ripristino delle aree;
garantire la compatibilità ambientale in tutte le fasi dell’attività estrattiva;
pianificare l’avanzamento per lotti di coltivazione per consentire un recupero ambientale contestuale all’attività estrattiva.
Le materie prime sono generalmente estratte con coltivazioni a cielo aperto e con tipologie di coltivazione mineraria che dipendono dalla topografia locale in particolare:
nei siti di Barile e Ruvo del Monte pratichiamo una coltivazione di monte. Questa tipologia interessa i rilievi, e presenta una tipica morfologia a gradoni con piste e rampe di accesso che permettono di raggiungere il sito di lavorazione. Talvolta si presentano come un esteso pendio più dolce laddove la morfologia di partenza lo consente;
nel sito di Minervino Murge, invece, si pratica una coltivazione di pianura anche denominata “coltivazione a fossa” in quanto interessa quote inferiori al perimetro che delimita l’area in coltivazione.